
Il Concorso per la nuova manica di accoglienza
Il progetto prevede di dare una risposta attenta a tutte le esigenze sottolineate dal bando, limitando l'altezza del nuovo volume costruito in relazione alla manica di collegamento seicentesca.
Si propone una ricomposizione dell'organismo architettonico e del paesaggio, che riallacciando trame e percorsi, non prevede elementi che possano ingombrare lo sguardo rispetto alla Residenza ritrovata, riacquisita al panorama della città.

Si tratta di progettare una manica laterale che riprende l'antica funzione di fabbricato di servizio, un tempo citroniera e ora pensata per l'accoglienza al pubblico e i locali e i servizi per il corpo di guardia. Si è organizzato il programma lavorando in sezione, per ottenere una copertura piana leggermente corrugata, disegnata da camminamenti e sedute.


Le esigenze museografiche di accoglienza e di comunicazione, di sicurezza, di snodo dei percorsi, sono organizzate all'interno della sagoma.
La copertura della manica di nuova realizzazione è uno dei temi centrali di progetto, non meno importante delle superfici verticali per ridefinire i rapporti con il contesto.
L'ampia copertura è pensata come luogo di passeggiata, contemplazione, riposo.

Crediti
Progetto
Daniele Baiotto, Alessandra Bertolotto, Martina Tabò
Gruppo di progettazione
Carlotta Cortese, Mariangela Deiana, Andrea Fiumefreddo, Ileana Marchisio, Paolo Pellegrino
Progettazione strutturale
Mario Sassone
Anno
2011
Luogo
Torino