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Concorso internazionale di progettazione per la Stazione Alta Velocità di Firenze.

La necessità di chiarezza distributiva determina la struttura dell'edificio: tutte le funzioni della stazione si concentrano in due maniche, profonde 10 metri, addossate alle paratie longitudinali del camerone AV.
Una piattaforma posta in posizione centrale rispetto alle due testate è visibile e facilmente raggiungibile da ogni parte della stazione. Si raccolgono qui tutti i flussi prima della discesa ai treni.

L'estrema visibilità del mezzanino suggerisce di renderlo anche display informativo: le sue superfici laterali indicano arrivi e partenze in stretta corrispondenza con i binari sottostanti. L'ampia vetrata sul lato Macelli e la trasparenza del tetto lasciano filtrare la luce naturale fino alle banchine.

Al fine di creare forte integrazione della stazione nel sistema urbano alcuni flussi di traffico vengono portati dentro all'edificio.
Con la previsione di hotel, zone meeting e centri congressi interni alla struttura, la stazione diventa polo direzionale.

03D Camerone

Crediti

Progetto
Carlos Ferrater (capogruppo), Michele Bonino, Daniele Baiotto, Carlo Ratti Ingegneria strutturale e impiantistica: Whitby Bird & Partners, Geodata S.p.a.
Direzione Progetto
Karel Deckers, Diego De Rinaldis, Alessandro Macchi, Subhash Mukerjee
Consulenti e Collaboratori
Nurya Ayala, Miguel Alonso, Luca Ippolito, Borja Ferrater, Benjamin Piper, Federica Patti, Martina Tabò, Tibor Turek
Ente Banditore
TAV
Anno
2002